Un elevato rapporto Proteine Animali vs Proteine Vegetali nella dieta aumenta la velocità di perdita ossea ed il rischio di fratture nelle donne in post-menopausa.Gruppo di Ricerca per lo Studio delle Fratture Osteoporotiche | |
Traduzione a cura di Luciana Baroni -- (testo originale in inglese) |
Originale:
Sellmeyer DE, Stone KL, Sebastian A, Cummings SR A high ratio of dietary animal to vegetable protein increases the rate of bone loss and the risk of fracture in postmenopausal women. Study of Osteoporotic Fractures Research Group, Am J Clin Nutr 2001 Jan; 73(1):118-22
L'ipotesi che un elevato rapporto Proteine Animali vs Proteine Vegetali nella dieta aumenti la perdita ossea ed il rischio di fratture, è stata verificata in uno Studio prospettico su 1.035 donne partecipanti allo Studio Sulle Fratture Osteoporotiche (Study of Osteoporotic Fractures, SOF). Per lo Studio sono state reclutate donne di razza bianca residenti in comunità, di età superiore ai 65 anni.
L'anamnesi dietetica recente (relativa ai 12 mesi precedenti) è stata testata utilizzando un questionario "validato" sulla frequenza di assunzione dei vari cibi. L'introito di Proteine è stato calcolato sulla base del questionario. La BMD (Bone Mineral Density, densità minerale ossea) è stata misurata utilizzando la metodica DXA (densitometria ossea a raggi X) al collo del femore, totale e sue sottosezioni. Sono state effettuate due valutazioni della BMD a distanza di 3.6 anni (valore medio, SD 0.4 anni). Il tasso di perdita ossea è stato calcolato come differenza percentuale tra 2 valori di BMD in un sottogruppo di partecipanti (n=742). Le fratture del collo femorale sono poi state indagate in uno Studio prospettico di 7 anni (valore medio, SD 1.5 anni), ed i dati relativi all'incidenza di fratture erano disponnibili per tutte le 1.035 donne per le quali erano stati raccolti i dati dell'indagine nutrizionale. Le fratture sono state confermate con indagine Rx-grafica ed una rilettura dei referti radiologici.
I dati emersi sono risultati interessanti. Le donne con più elevato rapporto Proteine Animali vs Proteine Vegetali nella dieta hanno presentato un più elevato tasso di perdita ossea al collo femorale rispetto a quelle con un basso rapporto, come pure un rischio più elevato di frattura di collo femorale (rischio relativo=3.7). Questi risultati si sono confermati anche dopo aggiustamento per i più importanti fattori di rischio "confondenti", quali età, peso corporeo, uso di estrogeni, fumo, attività fisica ed introito totale di Calcio e Proteine.
Questi dati forniscono ulteriore validità all'ipotesi di un legame tra Proteine di derivazione Vegetale ed indici di salute dell'osso, e suggeriscono che una riduzione delle Proteine Animali ed un aumento di quelle Vegetali possa ridurre la perdita di massa ossea ed il rischio di fratture di collo di femore.
Commento clinico:
Si tratta di uno Studio affascinante condotto dai Proff. Anthony Sebastian (Divisione di Endocrinologia) e Steven Cummings (Dipartimento di Epidemiologia e Biostatistica) dell'Università della California, San Francisco. Lo Studio sulle Fratture Osteoporotiche (SOF) è al momento attuale la più vasta indagine di Popolazione (n=9.704 donne bianche di età >65 anni) ed ha costituito il fulcro di alcune importantissime pubblicazioni nel corso degli ultimi 10 anni [1]. Sebastian e Collaboratori sono stati all'avanguardia nel campo dello studio dei rapporti tra scheletro ed equilibrio acido-base, ed il loro Studio del 1994 è risultato cruciale nel dimostrare come le diete ricche di cibi animali ed a basso contenuto di cibi vegetali possano condurre ad un carico acido netto di origine alimentare che si ripercuote in modo sfavorevole sul bilancio del Calcio e sui marcatori di turnover osseo [2].
Questo Articolo suffraga la necessità di intraprendere trial di controllo randomizzati, sull'effetto di una supplementazione a base di frutta e verdura, -o con diete a base di Proteine Vegetali vs Animali-, sugli indici di salute dell'osso, e conferisce ulteriore sostegno alla tesi di un legame tra turnover osseo e cibi acidificanti od alcalinizzanti.
Il ruolo dello scheletro nell'equilibrio acido-base sta acquisendo sempre più importanza in Letteratura grazie ad una combinazione di Studi sperimentali (su uomo, animali e cellule), clinici, e longitudinali [3,4]. Come evidenziato nella seguente Tabella, sono stati sinora già pubblicati alcuni Studi di Popolazione che suggeriscono l'esistenza di una associazione positiva tra elevate assunzioni di frutta e verdura e salute dell'osso, con una sensibile concordanza di risultati in due dei maggiori (e più recenti) Studi longitudinali su nutrizione e salute dell'osso [5,6,7].
Effetto di Frutta e Verdura sull'Osso: Rassegna degli Studi di Popolazione che evidenziano una Correlazione positiva
Autore Anno Paese caratteristiche del campione Risultati Eaton-Evans et al 1993 UK 77 femmine, età 46-56 anni Verdura Michaelsson et al 1995 Svezia 175 femmine, età 28-74 anni Assunzione di Vitamina K New et al 1997 UK 994 femmine, età 45-49 anni K, Mg, Fibre, Vitamina C Precedente assunzione di Fibre e Verdura New et al 1998 UK 164 femmine, età 55-87 anni Vitamina K, Frutta e Verdura Tucker et al 1999 USA 229 maschi/349 femmmine, età 75 anni K, Mg, Frutta e Verdura New et al 2000b UK 62 femmine, età 45-54 anni K, Mg, Fibre, Vitamina C Precedente assunzione di Frutta e Verdura La tabella evidenzia un effetto positivo dei Nutrienti con i parametri di salute dell'osso.
Fonte: New SA. Nutrition, exercise and bone health. Proceedings of the Nutrition Society 2001;60(2):265-274. Riprodotta per gentile concessione
I risultati del primo Studio di popolazione sull'introduzione di frutta e verdura nella dieta (DASH, Dietary Approaches to Stopping Hypertension, strategie dietetiche per arrestare l'ipertensione) hanno fornito un ulteriore suffragio a questa teoria. Questo Studio ha dimostrato, come riscontro secondario, un effetto positivo sul risparmio di Calcio [8]. Un aumento dell'introito di frutta e verdura da 3.6 a 9.5 porzioni giornaliere ha ridotto l'escrezione di Calcio da 157 mg/24bore a 110 mg/24 ore.
La relazione tra futta e verdura e salute dell'osso costituisce un campo appassionante per ulteriori future Ricerche. Soprendentemente, le premesse teoriche sono stare oggetto di discussione per oltre 30 anni [9], ma solo recentemente hanno ricevuto moltissima attenzione [10,11,12].
References
Fonte:
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