domenica 14 marzo 2010


TUMORI, CANCRI E METASTASI

LA RICERCA DEL DR. HERBERT M. SHELTON

Brani tratti dal volume Tumori e cancri del dr. Herberth M. Shelton (dettagli)
Questo libro apre una nuova strada alla salute e alla felicità,
non contiene teorie: solo fatti.



Il cancro non è, per noi, una "affezione locale", bensì la manifestazione localizzata di un disordine di tutto l'organismo e di un avvelenamento diffuso, durato molto a lungo. Il fattore tempo è messo in evidenza dal fatto che per produrre sperimentalmente il cancro nei ratti, mediante sostanze cancerogene note, il tempo richiesto corrisponde a diversi anni della vita umana (Herbert M. Shelton).

Premessa up.jpg

(pag. 84) Se si avesse una chiara conoscenza di qualsiasi malattia sin dal suo insorgere, delle cause che l'hanno provocata e della necessità di sopprimerle, non esisterebbero malattie croniche. Non vi è differenza alcuna tra l'origine, I'inizio, di un cancro e quello di una tubercolosi o un'apoplessia.

La trasformazione patologica di un organismo può manifestarsi in diversi modi, ma l'inizio è sempre lo stesso. Ogni cattiva abitudine, mentale o fisica, riduce la riserva di energie nervose, comportando così il rallentamento delle funzioni di eliminazione e, conseguentemente, la ritenzione e l'accumulo di residui delle cellule dell'organismo, causa di tossiemia.

Quando la tossiemia raggiunge un tasso elevato, si produce una crisi dell'organismo (malattia acuta, febbre), mediante la quale esso mobilita le proprie energie per eliminare l'eccesso di residui.

Poiché la causa della tossiemia non viene mai eliminata, le crisi si susseguono, fin quando sfociano in una malattia cronica. Tutti i punti attraverso i quali il corpo elimina i suoi detriti vengono allora sottoposti a un'irritazione caratteristica.
Siccome le cattive abitudini non scompaiono e, conseguentemente, la tossiemia non diminuisce, i punti di eliminazione continuano a essere sottoposti ad irritazione anche dopo la sparizione dei sintomi.

Ogni raffreddamento aggrava l'irritazione, finché la stessa si trasforma in infiammazione. L'infiammazione aumenta, o sfocia in una ulcerazione. L'infiammazione cronica finisce per rendere duri i tessuti, creando uno stato d'indurimento. All'indurimento può seguire uno dei tre seguenti fenomeni: cancro, tubercolosi, varie malattie degenerative e paralizzanti, dette "malattie della vecchiaia", che hanno preso questo nome soltanto perché esse appaiono dopo una lunga evoluzione.

L'ulcerazione del collo della matrice è la conseguenza di un catarro cronico di tale parte dell'organo; I'ulcerazione dell'intestino tenue è la conseguenza di un catarro intestinale cronico; l'ulcera gastrica è la conseguenza di una gastrite cronica. Le ulcere del naso sono la conseguenza di un catarro nasale cronico.

Qual'è la causa del cancro? up.jpg

(pagg. 106-107) Sir William Arbuthnot Lane, medico chirurgo britannico molto noto, già medico del defunto re d'Inghilterra, dice che "la malattia non ha altra causa che i veleni. Possono trovarsi nell'aria che respiriamo, ma ne produciamo la maggior parte in noi stessi, dal cibo di cui ci nutriamo. Nei casi in cui ho avuto la possibilità di accertare tale fatto, ho constatato che il paziente soffriva di stasi intestinale cronica e che il cancro era una causa indiretta di questo stato".

Leggendo superficialmente le parole di Sir William, la maggior parte dei lettori può essere portata a pensare che egli voglia dire che la causa della malattia è la tossiemia. Ma, un più attento esame delle sue parole, ci dice che i veleni ai quali pensa sono quelli che passano nell'organismo attraverso il tubo digerente, quando le materie alimentari, anziché essere digerite, vi fermentano o imputridiscono.

Poiché questo si verifica solamente in un individuo nervoso e tossiemico, l'avvelenamento (che proviene dall'intestino tenue, non da quello crasso), costituisce un fattore supplementare alla tossiemia che, a sua volta, non può che complicarla ed aggravarla maggiormente. Non credo che possa esistere il minimo dubbio sul fatto che un avvelenamento cronico di questo tipo ha una sua parte nello sviluppo del cancro.

Un altro medico britannico, Ernest H. Tipper, membro del Reale Collegio dei Chirurghi, attribuisce il cancro al consumo di alimenti impropriamente combinati tra loro e, particolarmente, al consumo di azotati (o proteine) con amilacei, che sono presenti in America e in Inghilterra (così come dovunque purtroppo!).

"Il pane e la carne presi insieme" egli dice, "costituiscono certamente il fattore primario di awiamento del cancro e anche, probabilmente, la vera causa finale". Che certe combinazioni alimentari inappropriate, quali gli azotati con gli amilacei, possano essere la fonte di fermentazione e di putrefazione avanzate sottolineata da Lane, è cosa al di fuori di qualsiasi dubbio. Le combinazioni alimentari inappropriate costituiscono, quindi, un fattore corrente di avvelenamento.

Tipper sottolinea che la possibilità di avvelenamento da tali combinazioni alimentari inappropriate (e, conseguentemente, di cancro) è molto elevato in quanto il paziente si trova già in uno stato precario di salute. Può darsi che tutte le forme di avvelenamento cronico sbocchino, alla fine, nel cancro; sappiamo che ciò è vero per quanto riguarda l'arsenico.

Può darsi che l'enorme quantità di sostanze inorganiche che ingeriamo di solito con i nostri alimenti, i veleni più o meno forti di cui viene cosparso tutto ciò che cresce nei campi, negli orti e nei frutteti, e quelli che "l'industria alimentare" aggiunge agli alimenti che tratta - e che l'organismo non elimina se non lentamente e con grandi difficoltà - siano anch'essi fattori di cancro.

Riteniamo, tuttavia, che la fonte più ricca di fattori cancerogeni sia costituita dall'avvelenamento cronico provocato dagli alimenti azotati e, forse, soprattutto dai veleni prodotti dalla putrefazione di tali alimenti. Consideriamo il cancro come il punto di arrivo di un'anafilassi cronica, che si aggiunge alla tossiemia originale.

Il cancro non è, per noi, una "affezione locale", bensì la manifestazione localizzata di un disordine di tutto l'organismo e di un avvelenamento diffuso, durato molto a lungo. Il fattore tempo è messo in evidenza dal fatto che per produrre sperimentalmente il cancro nei ratti, mediante sostanze cancerogene note, il tempo richiesto corrisponde a diversi anni della vita umana.

Affinché l'avvelenamento produca il cancro, bisogna che la sua intensità e la sua durata siano sufficienti a far deviare dalla norma, in modo continuativo e marcato, i processi di nutrizione e di metabolismo; e ciò non solo in punti particolari, ma in tutto l'organismo nel suo insieme. Il fatto che il cancro compaia frequentemente in più punti del corpo allo stesso tempo, prova che si tratta di un disturbo metabolico di tutto il corpo.

Questo significa che qualsiasi punto dell'organismo può essere soggetto a un'irritazione cronica e, conseguentemente, al cancro. In genere, la maggior parte dei cancri multipli sono considerati innesti (metastasi) provenienti da un solo punto canceroso originale, piuttosto che manifestazioni indipendenti.

Questa però è una supposizione molto debole. La diatesi cancerosa, frutto di un avvelenamento generalizzato e del successivo disordine metabolico, può benissimo generare il cancro in più d'un punto contemporaneamente, senza l'aiuto di queste ipotetiche metastasi. Bisogna avere un'immaginazione molto fervida, per concepire che le cellule cancerose facciano i globe-trotters, andando a impiantarsi dove più gradiscono.

Note sull'autore up.jpg

Herbert M. Shelton è nato nel 1895 ed ha iniziato a studiare ciò che viene chiamato "Igiene Naturale" già quando frequentava il liceo. Herbert scoprì presto gli errori e l'inconsistenza dei sistemi terapeutici proposti, cominciò allora a studiare per conto proprio, partendo dall'idea che la salute può essere mantenuta solo con un'alimenazione sana ed modo di vivere naturale e privo di stress.

Egli si è dedicato, nel corso degli ultimi cinquant'anni, allo studio analitico e critico dell'opera svolta dai suoi colleghi durante tutto un secolo. Le sue stesse ricerche ed osservazioni gli hanno fornito la materia per scrivere queste pagine. Fu scrittore instancabile.

Bibliografia up.jpg

  • Dr. Herbert M. Shelton, Tumori e cancri.
    Edizioni Igiene Naturale.
    Il messaggio proposto in questo libro fa tabula rasa di tutte le teorie correnti sul cancro; le idee che egli esprime sono il frutto della sua lunga esperienza di professionista, che ha dato e dà una risposta d'importanza vitale a quegli uomini che sono alla ricerca del loro equilibrio biologico.

  • Fonte: http://www.procaduceo.org/index.html

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