mercoledì 16 settembre 2009


LE QUINTE DELLA STORIA:
IL FANTASMA DELLA CRISI E
LA SUDDITANZA DELLE MASSE







Vi sono due storie, la storia ufficiale, menzognera,

che ci viene insegnata, la storia ad usum delphini,
e poi la storia segreta, dove si trovano le vere
cause degli avvenimenti, una storia vergognosa.

Honoré de Balzac


















Parte prima.
La televisione e il ruolo dei media


La televisione? Il potere ipnotico della stupidità.

Carl William Brown


1. Visto l'imperante e contagioso coma che pervade i teleutenti del pianeta (contenitori umanoidi ribollenti idiozie e belati d'ogni sorta) o gli occhialuti pulciari di notizie che approfondiscono idiozie nel dettaglio (s)pulciando avidamente quotidiani e riviste e menando poi vanto delle approfondite analisi, delle comparazioni o dell'invidiabile bagaglio informativo, mi vedo sciaguratamente costretto ad organare una nuova incursione tra le stagnanti paratie di questi teatrini informativi d'accatto, producendomi in qualcosa che somigli alla "contro-informazione" (oramai in voga nei cosiddetti canali alternativi o ufficiosi).
Per prima cosa quindi è necessario dis-informare dall'in-formazione ufficiale (propaganda), per poi cercare (velleitariamente) di contro-informare, tenendo presente che la stessa contro-informazione dei canali alternativi è in buona parte pilotata (direttamente o indirettamente) dagli stessi poteri che tramano alle vostre spalle con l'informazione ufficiale.
Ma per non addentrarci troppo in oscuri averni al di sopra della comune portata, in reami secolari al cui interno navigano sanguinosi congiurati che il vostro cieco sistema di credenze non sospetta e addirittura beatifica, atteniamoci all'argomento in causa dando spazio a qualche osservazione preliminare.
E' già difficile persuadere del fatto che la televisione sia un conato di menzogne volto ad inebetire (con successo) l'uditorio; figuriamoci paventare l'ombra sinistra di apparati al di sopra del comune modo di vedere e sentire (cioè di guerciare e traudire...).
D'altronde, direbbe Oscar Wilde, "si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio, e io vivo nel terrore di non essere frainteso".

Per dis-informare basterebbe qualche semplice raccomandazione: Tutto ciò che sapete è falso. Tutto quello che vi dicono è falso (potrebbe esserlo anche questa nota). Non credete nella maniera più assoluta a ciò che televisione e giornali (contapalle di Stato) vi raccontano, neanche a livello "documentario" di immagini. (Nonostante l'evidente e penoso videogame del 1963 a Dallas o dell'11 settembre a New York la gente vede ancora quel che crede, giacchè si vede solo ciò in cui si crede, e la gente crede preventivamente in ciò che gli verrà servito).
A qualsiasi argomento scoperta fenomeno campagna impresa indagine sentenza commento e controcommento, semplicemente non prestate fede. Se vi invitano a guardare verso destra, la prima cosa da fare è girare lo sguardo a sinistra.
Se tutto ciò, visto lo stato di cronica sudditanza in cui si larva, non è attuabile o riesce particolarmente difficile, buttate letteralmente il televisore dalla finestra.

La missione indubbiamente è ardua; il successo inverosimile.
A detta del padre della Relatività solo due cose rivestono il carattere dell'infinità: l'universo e la stupidità umana. Sulla prima, tuttavia, possono ancora nutrirsi dei dubbi.
Se solo riusciste a risvegliare un minimo di consapevolezza, a riappropriarvi della vostra individualità, a riscattare personalmente quel residuo di umano decoro ancora sepolto nelle vostre in(co)scienti coscienze, provereste un tale disgusto di fronte a simili amplificatori di vento da dirottare le menti altrove.
Ad un uomo consapevole, sia pure a livello elementare, la televisione (ciò che passa in televisione) dovrebbe ingenerare l'unico sentimento educativo auspicabile: ripulsa. Dovrebbe alimentare un tale disgusto da espropriare del medesimo influsso soggiogante restituendo margini di criterio e assennatezza lasciando campo aperto ad una libera riappropriazione di sé. Questo sarebbe l'unico consiglio edificante che una mente uscita dal coma potrebbe ricevere dallo schermo telelevisivo.
Un po' come diceva l'impeccabile Groucho Marx: "Trovo la televisione davvero molto istruttiva. Ogni volta che qualcuno mette in funzione l'apparecchio, me ne vado nell'altra stanza a leggere un libro".

Incredibilmente la gente ogni volta che accende la televisione è talmente rapita e soggiogata dal riflesso del proprio standard cognitivo e di certo mediocre servilismo (dal corredo informativo del comune Dna mediatico insomma), da andare nell'altra stanza solo per mettersi più comoda sul divano e accendere una seconda televisione.
Ho visto loculi domestici con schermi televisivi piazzati anche in bagno. E non, a quanto mi dicono, per stimolare quel benedetto ufficio lassativo che ci piega e accomuna.
Il livello di distopia cronica è così rutilante e ben congegnato da non consentire neanche il lusso del dubbio, specie ai più sprovveduti (quindi a tutti o quasi).
Essendo etero-diretti (con un patrimonio genetico valutabile unicamente in byte di informazione), difficilmente costoro (vere e proprie appendici telematiche, sottoprodotti schermatici in carne ed ossa) metterebbero in dubbio la parola di Santa Madre Informazione.Figuriamoci poi se attenterebbero alla incolumità delle sue sacre e inviolabili frequenze.
E questo volendoci attenere alla conciliante imbecillità propalata dai "contenuti" televisivi.
Ma siccome scienza e tecnologia supportano l'intento manipolatorio delle cordate mediatiche, andrebbe perlomeno ricordato (o insegnato) che l'intero universo mondo, a livello fondamentale, non è che energia; cioè vibrazioni e scala di frequenze. Pertanto le ingerenze esterne su questa scala non solo sono possibili, ma sono un fatto. Un fatto che potrebbe riguardare il vostro Hi-pod, il vostro telefonino, il vostro cd, la vostra playstation e, manco a dirlo, la vostra beneamata Tv.

Purtroppo questo non è terrorismo psicologico. E dico "purtroppo" perchè se fosse tale sarebbe anche redditizio.
Il terrorismo psicologico è quello che vi servono in pasto ogni giorno con lustrini e cotillon, di cui neanche sospettate la presenza.
Particolari manipolazioni di frequenze sonore e spettri elettromagnetici possono creare condizionamenti anche alla persona più avveduta e consapevole del mondo. Figurarsi a degli automi che attendono solo di essere quotidianamente programmati.
Una frequenza sub-sonica non è udibile dall'orecchio umano. Non per questo non influisce sulle frequenze della materia organica alterandola secondo obiettivi specifici. Tutta la materia (organica e inorganica) vibra. Ogni organo umano vibra di frequenze specifiche. Una volta individuata la frequenza specifica di ciascun organo (ed è già stato fatto), si può intervenire minandone la stabilità, ingenerando affezioni. E questo vale anche per le reazioni del sistema nervoso centrale, per il rilascio di ormoni dall'ipotalamo (lo stesso organo che è in grado di controllare emozioni, stati d’animo e umore, nonché il comportamento sessuale). In sostanza si interagisce con i campi quantistici corporei.
A livello spettrografico è possibile inviare colori, immagini, frequenze di immagini sub-ottiche, al di sotto del comune grado percettivo. E' possibile introdurre un film nel film (con tutt'altro messaggio) non direttamente avvertito dalla mente cosciente ma totalmente assimilato dalla mente non cosciente che registra e archivia.
Gli effetti di simili assorbimenti e alterazioni vengono fuori continuamente. Sotto vari e spesso futili stimoli esterni, il soggetto reagisce in determinati modi (perlomeno a grandi linee) senza neanche sapere perchè, o attribuendo a momentanea stanchezza e irritabilità la causa di certe reazioni.
Ma è bene ricordare che oggigiorno, al di là di media e televisioni, progetti militari scientemente mirati hanno cura di influire elettromagneticamente su intere popolazioni nella più completa insondabilità: microonde e particolari gamme di frequenze sparati nell'etere ed in grado di condizionare pesantemente il comportamento delle persone. Basti citare famosi progetti militari tutt'ora in corso come l'MK-ULTRA o il piano HAARP, quest'ultimo diretto anche in attività di controllo del clima e di geo-ingegneria: ad esempio l'innesco mirato ed atificiale di terremoti, tsunami e quant'altro; e mi fermo qui per evidenti e recenti motivi.



2. Come vedete si è ben lontani dai comuni messaggi subliminali (ancora in auge) inseriti nella programmazione televisiva o al cinema (quelli, per intenderci, che hanno visto la Walt Disney - premurosamente raccomandata dalle mamme - pagare 74 milioni di dollari ed evitare un processo pubblico per satanismo e pornografia infantile).
Nell'odierna platea di teleautomi comunque, un simile affaccendamento informatico è pura cosmesi. La condotta generale delle masse è già prepotentemente orientata e uniformata. La famosa sigla di "Indietro tutta", nella sua limpida autodenuncia mediatica, dovrebbe divenire l'unico vero inno dei teleautomi nostrani:

Si la vita è tutto un quiz (cantavano felici gli italiani insieme a quel frescone di Arbore)...
e noi giochiamo e rigiochiamo... perché è così che si fanno i milioni, evviva le televisioni!
... Aspetta e spera che poi si avvera che la nottata non è così nera
Siam tutti quanti felici e contenti, noi siamo un popolo di concorrenti e alla conquista del quiz partiremo...
Notte italiana c'è una luce blu e in ogni casa brilla una tv
e tutti intorno seduti a guardare davanti a questo nuovo focolare.
Il padre al figlio dice "Senti un po'... Solo un consiglio è quello che ti dò...
Tu nella vita comandi fino a quando c'hai stretto in mano il tuo telecomando!"
Siiii la vita è tutto un quiz...

Mi sembra ancora di sentirla fischiettare in ogni dove...
Capite bene allora quanto certa sciccheria computerizzata sarebbe mero ricamo su foggie già intessute.
Credete davvero che gli alti potentati mediatici o i sedicenti guru del marketing pubblicitario nutrirebbero qualche scrupolo di ordine etico nell'appagare simili appetiti? Oppure credete che chi consente impunemente lubrici zerbini come Vespa, Giurato, Baudo, Costanzo, programmi come l'Isola dei famosi, Sanremo, Domenica in, Forum o i vari Tg d'informazione, abbia in qualche modo a cuore la vostra integrità fisica e mentale da vietare qualche nanosecondo di induzione cerebrale frenando magari l'auditel e la relativa vendita di sottilette o tonno?
Basta vedere come si comporta la gente all'interno di un supermercato. Basta osservare quanto tempo trascorra al suo interno. Basta vedere la quantità di scaffali visionati, la mole di merce sondata, l'incredibile accumulo di inutili (se non dannosi) articoli stipati nel carrello.

Quando qualcuno interrogava Socrate sul segreto del benessere e della felicità, il filosofo, placidamente, osservava: "Se guardate tutto ciò che viene messo in vendita, scoprirete di quante cose potete fare a meno!" Oggi la gente, guardando tutto ciò che gli si offre in un supermercato o in una farmacia , scopre di quante cose ha bisogno e quanto sia malata. Con i grandi centri commerciali poi, intere domeniche o fine settimana acquistano un senso.
La gente crede di svagarsi o di andare a fare acquisti; invece, come al lavoro, è ancora occupata e acquistata. Non meno di un militare e con l'aggravante dell'inconsapevolezza, entra in una caserma per eseguire degli ordini. Il processo inizia a casa, con la televisione e i mass media in genere. In quel momento si è già acquistati dal messaggio. Questo si consolida e amplifica sulla piazza. Quando si arriva al supermercato si è solo derubati.



3. La comunicazione per immagini ha sviluppato un collaudato alfabeto linguistico, una grammatica e una sintassi volti a pubblicizzare qualcosa al di là del mero sensazionalismo di turno. L'occultismo simbolico vorticosamente propinato, i neolinguismi, la deformazione filologica e semiologica di termini ripetuti come mantra, gli speciali codici pubblicitari, tutto l'antico armamentario figurativo opportunamente adeguato e rovesciato nella sua potenza simbolica e dunque nella sua ingerenza psichica, tende ad abbrutire energeticamente e spiritualmente, a dividere frammentare e soggiogare, ad allontanarci dal miracolo della presenza e della coscienza di sè in quanto "Uno", a dirottare ogni potenziale cerebrale nell'alveo semantico dell'emisfero sinistro. Questo comporta schiavitù, controllo, manipolazione, automatismo e predazione continua.
L'utente crede di saper leggere o padroneggiare un linguaggio per il semplice fatto di esserne spettatore o inconsapevole attore; ma non ne sa assolutamente nulla. Un po' come accade negli allevamenti pubblici delle batterie scolastiche. La gente crede di sapere cosa significhi formare e istruire perchè ha frequentato scuole e università. Non sospetta minimamente che simili istituti tendono volontariamente a mistificare controllare e manipolare onde impedire il fiorire cosciente del miracolo umano (nella più completa ignoranza degli stessi indecenti docenti ex cathedra).

I videomezzi attuali, televisione in primis, non sono altro che efficaci induttori d'ipnosi. Il loro scopo è ottundere, livellare, traudire l'uditorio ingenerando falsi bisogni e desideri. Conseguentemente sarà possibile radicare false visioni e false paure.
Gli albori delle attuali schermocrazie videro già personaggi come Flaiano e Pasolini intendere dall'alto la missione strategica dell'indotto catodico, mentre becchi e stercorari osannavano l'alfabetizzazione italica ad opera di un Bongiorno (che finiva dal mattino): cioè la deportazione cerebrale di massa dietro le paiette del boom economico imbastito ad arte.
Cosa direbbero oggi due redivivi come Flaiano e Pasolini? Quale vetriolo prenderebbe forma d'inchiostro o pellicola sotto lo sguardo di questi contesi precursori nostrani? Destino beffardo, loro son morti! Altri macinano a pieno regime e mamma schermo è sempre incinta. Unica consolazione è che i cadaveri, quelli veri, si salutano per strada.
Raffinatasi sino al disgusto in volgarità e castronerie (in misura direttamente proporzionale al raffinato grado di demenzialità acquisito dal pubblico), la televisione continua i suoi inestimabili offici:
a) Evitare consapevolezza e attenzione dirottando lo sguardo sul mercato delle patine, dei miti, delle stars, della moda.
b) Affiancare insicurezza panico e terrore su ogni altro aspetto della convivenza sociale. Così facendo non si avranno delle persone, dei popoli o dei cittadini; ma un'indistinta massa di servi comatosi e impauriti pronta a seguire ed onorare ogni comanda avanzata dall'élite al soglio.

Oltre questo, televisione e stampa, a livello più sottile di comunicazioni simboliche e cifrate, informano alcune congreghe e fratelli su intenti o risvolti comuni: unico vero servizio di informazione per pochi... di cui ovviamente i polli in batteria non sanno nulla (Qui habet aures audiendi, audiat).
Queste riflessioni preliminari sull'assoggettamento delle popolazioni ai dogmi propagandistici dell'informazione ufficiale, è ancora indispensabile se si vuole iniziare a smantellare i panneggi criminosi della menzogna sotto cui da secoli
il sistema opera divide e impera.

Nessun commento:

Posta un commento